Homepage - Lista Cap. - Cap. Precedente - Cap. Seguente




Capitolo 30

Riassunto

Nel capitolo 30, Don Abbondio, Agnese e Perpetua sono presso l'Innominato. Sembra che ogni cosa infastidisca e impaurisca Don Abbondio. L'accoglienza presso l'Innominato è come le donne si aspettavano, e questi rassicura gli ospiti dicendo che se anche i lanzichenecchi avessero dovuto attaccare, loro sarebbero stati pronti a combattere e quindi sarebbero stati al sicuro. Agnese e Perpetua decidono di aiutare dentro il castello per non essere troppo di peso all' Innominato. Don Abbondio non ha di queste esigenze e passeggia nervosamente da una stanza all'altra tutto il giorno. L' Innominato vorrebbe entrare in contatto col curato, che essendo un uomo di Chiesa, considera quasi al suo pari. Don Abbondio tenta in ogni modo di evitare qualsiasi dialogo con l'Innominato, di cui ha un terrore folle e di cui non si fida pienamente. Trascorso qualche giorno dal passaggio dei lanzichenecchi, i tre lasciano il castello dell'Innominato per ultimi, dopo tutti gli altri ospiti di questi, perché Don Abbondio voleva essere certo di non trovare lanzichenecchi per la strada. La casa del sarto non ha subito danni perché era fuori dall'itinerario. La loro invece è stata saccheggiata e anche il tesoro che Perpetua aveva nascosto in giardino è stato rubato. Don Abbondio per questo l'accusa di non aver pestato bene la terra dopo averlo sotterrato e Perpetua allora si arrabbia e gli fa notare che lui, oltre a non essere stato d'aiuto in nessun modo era stato anzi d'impiccio. La gente ha rubato anche tovaglie pregiate e altre cose di Don Abbondio, e questi, che ha paura di tutto e di tutti, non si sogna nemmeno di andare a riprendersele, e per questo Perpetua gli da' del vigliacco. Manzoni scrive alcune pagine pacate sulla peste in cui descrive la morte, la carestia, la disperazione di questa gente, descrivendo vari episodi. In questo periodo, per diversi motivi, non si hanno le cure adeguate per la peste. Tadino e Ripamonte sono due storici che si interessano al problema della peste, più che altro tentando di scoprire chi l'aveva portata. Il marito di Donna Prassede, Don Ferrante, ritiene che, siccome la peste non si vede e non si tocca, non esiste. Egli muore di peste. Il governo tenta di tacitare la malattia e i suoi effetti.

Spazio e Tempo

Il capitolo è ambientato tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1629 presso il castello dell'innominato.

Sequenze

In questo capitolo sono presenti 4 sequenze:

  1. La 1° sequenza ci porta all'arrivo dei tre fuggiaschi al castello dell'innominato.
  2. Nella 2° sequenza è presente la descrizione della vita nel castello (durata 23-24 giorni) dove la folla diventa protagonista della sequenza e l'innominato è visto come il salvatore della gente.
  3. I 3 lasciano il castello e durante il loro viaggio di ritorno sono descritti i segni del passaggio dell'esercito dei lanzichenecchi.
  4. Nella 4° sequenza i 3 sono arrivati al paese degli sposi dove trovano la canonica saccheggiata e il tesoretto sotto l'albero di fico rubato.




Cap. precedente-Cap. seguente